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NUOVA NISSAN JUKE ADESSO ANCHE FULL HYBRID

Abbiamo con piacere letto ed ascoltato la prova su strada di Giuliano Daniele degli amici di Motor1 sulla nuova uscita della nostra amata Nissan ossia la Juke full hybrid.

Ve ne riportiamo un estratto, non esitate a chiedere informazioni ed approfondimenti ai nostri consulenti Nissan.

Lunghezza: poco più di 4 metri per offrire una buona praticità di utilizzo anche in città. Carrozzeria: un po’ più alta, perché la maggior parte delle persone preferisce i SUV e i crossover rispetto alle berline.

Motore: ibrido di tipo full hybrid, che grazie all’elettrico promette di tenere spento il motore termico anche per oltre la metà del tempo di guida ne traffico.

Ecco “l’identikit” della nuova Nissan Juke Hybrid protagonista di qcustom football jerseys nike air max 90 best wigs on amazon custom jersey maker nfl shop com custom football jerseys nike air max 97 mens nike air jordan retro nfl football nike air jordan shoes adult sex toys team jersey customized jerseys women’s nike air max nba jersey sale uesta nostra prova su strada, in cui abbiamo guidato per la prima volta un’auto che offre un’alternativa in più ai SUV ibridi di tipo full hybrid già presenti in questa categoria di mercato: la Toyota Yaris Cross, la Honda HR-V, la Hyundai Kona. E anche la Renault Captur, con cui questa nuova versione della Juke condivide il modulo di elettrificazione.
Esterni
Da fuori la Nissan Juke ibrida fa capire di essere spinta da una motorizzazione di tipo full hybrid con una griglia anteriore specifica, che ha una cornice in nero lucido e un disegno a geometria variabile. Le prese d’aria infatti sono ad inclinazione variabile per migliorare l’efficienza aerodinamica ed è previsto anche un sistema che chiude o apre il flusso che investe il radiatore, sempre per privilegiare l’aerodinamica quando non è necessario raffreddare il motore termico (oppure anche la batteria e le componenti del modulo ibrido).

Anche i cerchi in lega – con misure tra i 17″ e i19″ – sono stati disegnati per ridurre le resistenze aerodinamiche all’avanzamento, prendendo spunto dalle ruote della Nissan Ariya, che è un’elettrica al 100%. Altri segni distintivi sono i loghi “hybrid” sulle portiere e sul portellone del bagagliaio (che sopra ha uno spoiler dedicato) e anche i passaruota hanno una nuova profilatura aerodinamica.
Interni
La capacità minima del bagagliaio è inferiore a quella delle altre motorizzazioni della Nissan Juke, si scende da 422 litri a 354 litri, perché sotto al pavimento è stata installata la batteria agli ioni di litio da 1,2 kWh di capacità, che alimenta l’elettrico.

La strumentazione, che ha un quadrante dedicato alla potenza e alla rigenerazione e un indicatore del livello di carica della batteria, oltre a un paio di spie che mostrano quando il motore elettrico è in funzione. Nello display digitale, poi, si può visualizzare la schermata che mostra i flussi di energia tra la batteria, i motori e le ruote.

Non ci sono palette al volante per regolare il livello di rigenerazione, né una posizione specifica per il selettore del cambio, mentre è possibile “chiedere” all’auto con un tasto sulla plancia di usare esclusivamente il motore elettrico (solo se la batteria è abbastanza carica e comunque per poche centinaia di metri) e vicino alla leva per cambiare le modalità di guida – eco, normal e sport – c’è il tasto chiamato e-pedal, di cui parliamo fra poco.
Guida
La Nissan Juke Hybrid ha una potenza complessiva di 143 CV, forniti da un motore a benzina a 4 cilindri 1.6 aspirato con 94 CV di potenza e 148 Nm di coppia e da un motore elettrico da 49 CV e 205 Nm.

La caratteristica tecnica che distingue questo modello da altre ibride – assieme alla Renault Captur Hybrid, con cui la Juke condivide il sistema di propulsione – è la trasmissione, formata da un cambio con 4 rapporti dedicati al motore termico e 2 marce per il motore elettrico. Non c’è una frizione e mancano anche i sincronizzatori, per ridurre gli attriti e migliorare l’efficienza energetica.

i passaggi di marcia, infatti, non sono molto reattivi e non seguono sempre in maniera lineare le richieste fatte da chi guida sull’acceleratore: l’elettronica decide quale marcia è meglio “tenere” inseguendo il funzionamento ottimale dei due motori. In ogni caso, la macchina parte sempre il elettrico e nel traffico cittadino può arrivare a muoversi senza usare il motore a benzina fino a 55 km/h, anche per più dell’80% del tempo.

Mi è piaciuta la risposta del pedale del freno nel gestire la rigenerazione di energia elettrica, con un paio di funzioni in particolare che vi descrivo sotto nel paragrafo dedicato alle curiosità. E anche l’equilibrio delle sospensioni tra assorbimento e guidabilità è molto riuscito, visto che pure lo sterzo restituisce sensazioni piacevoli.

Parlando di sicurezza attiva, la Juke ibrida ha il pacchetto di assistenti alla guida ADAS che Nissan chiama ProPILOT, con dispositivi come la frenata d’emergenza con riconoscimento di pedoni e ciclisti, il sensore di angolo cieco laterale, il rilevamento della segnaletica stradale, il regolatore di velocità e distanza adattivo e il mantenitore di corsia, che durante la prova non è stato sempre fluido negli interventi.

In questo test drive ho guidato nel traffico e sulle tangenziali di Milano per riprodurre l’utilizzo tipico di un SUV compatto ibrido, con un consumo medio di quasi 17 km/litro.
Curiosità
Come vi ho anticipato, la Juke ibrida ha il sistema chiamato e-Pedal introdotto sulla Nissan Leaf elettrica, che permette di guidare usando praticamente solo il pedale dell’acceleratore, perché aumenta la decelerazione quando alzate il piede, senza dover quasi mai usare il pedale del freno. In particolare, in questa modalità di guida la Juke ibrida arriva fino a 5 km/h di velocità minima, permettendo di muoversi nel traffico con meno stress. Anche perché, una volta che l’auto è ferma (a un semaforo e in generale nelle code), c’è anche la funzione “auto hold” che blocca la macchina senza che dobbiate tenere il piede sul freno.

Il consumo dichiarato nel cliclo WLTP infatti è di 5.0 o 5.2 litri/100 km in base agli allestimenti, con emissioni di CO2 tra i 114 e i 117 g/km. Gli ordini sono iniziati, con le prime consegne previste per l’autunno del 2022.

Ringraziamo Daniele per questo interessante articolo, presso la nostra sede di Triggiano potrete ricevere tutte le ulteriori informazioni ed assistenza necessarie per valutare l’acquisto della vostra prossima speldida auto nuova!

Vi aspettiamo